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Era solito imbarazzare i dignitari, offendere i re vassalli e in una particolare occasione pose fine a un gran ballo imperiale tentando d'impiccarsi. La sua devota consorte, dopo aver a lungo sofferto, fu infine proclamata sovrana di Tamriel, mentre Pelagius III venne internato in una serie di istituti di guarigione e di asili fino alla sua morte, avvenuta nel 3E all'et di trentaquattro anni.

La sovrana reggente di Tamriel fu proclamata Imperatrice Katariah I dopo la morte del suo consorte. Fra coloro che non vedono nella morte di Kintyra II la fine della stirpe dei Septim, alcuni considerano la discendenza di questa donna di razza elfica scura il vero inizio del declino della dinastia. D'altro canto, i suoi sostenitori asseriscono che, sebbene Katariah non sia una discendente di Tiber, il figlio che ebbe con Pelagius lo era, e pertanto la dinastia imperiale ebbe una continuazione.

Nonostante alcuni pareri contrari di stampo razzista, i quarantasei anni del regno di Katariah furono fra i pi celebrati nella storia di Tamriel. Non a proprio agio nella Citt Imperiale, Katariah viaggi moltissimo attraverso tutte le province dell'Impero, come nessun altro imperatore aveva mai fatto dai tempi di Tiber.

San molte delle ferite lasciate dal suo predecessore a causa della rottura di alleanze o di una sconsiderata diplomazia. Il popolo di Tamriel giunse ad amare la sua imperatrice assai pi di quanto la amasse la nobilt. L'episodio della morte di Katariah, avvenuta in una schermaglia di minore entit, uno dei soggetti preferiti dagli storici fanatici delle cospirazioni.

La scoperta del saggio Montalius, dell'esistenza di un ramo decaduto della dinastia Septim e del coinvolgimento dei suoi membri in quella schermaglia, invero una rivelazione degna di nota. Quando Cassynder ascese al trono dopo la morte di sua madre, era gi un uomo di mezz'et. Elfo soltanto per met, la durata della sua vita era paragonabile a un bretone.

Infatti, aveva lasciato il governo di Wayrest nelle mani del suo fratellastro Uriel, a causa della sua salute cagionevole. Nondimeno, in quanto unico vero discendente di Pelagius e dunque di Tiber, ricevette pressioni per accettare la corona. Non sorprende quindi che il regno dell'Imperatore Cassynder non abbia avuto lunga durata.

In due anni raggiunse i suoi predecessori nel sonno eterno. Legalmente, Uriel IV era un Septim, poich Cassynder lo aveva adottato nella famiglia reale quando divenne re di Wayrest. Nondimeno, per il Consiglio e per il popolo di Tamriel, era ancora un figlio illegittimo di Katariah.

Uriel non possedeva il dinamismo di sua madre e i suoi quarantatre anni di regno furono un costante focolaio di sedizione. La storia di Uriel IV continua nel terzo volume di questa serie. Sul finire di quel volume, si detto come il fratellastro dell'Imperatore Cassynder assunse la corona di imperatore di Tamriel col nome di Uriel IV. Sua madre, sebbene imperatrice per molti anni, era un elfo scuro, divenuta consorte di un vero imperatore della dinastia Septim, Pelagius III.

Il padre di Uriel era in realt il successivo consorte di Katariah I, un nobiluomo bretone di nome Lariat con cui si era unita dopo la morte di Pelagius. Prima di salire al trono dell'Impero, Cassynder I aveva governato il regno di Wayrest, ma la sua cagionevole salute lo aveva costretto a ritirarsi.

Cassynder non aveva figli e cos adott in forma legittima il suo fratellastro Uriel e abdic. Sette anni dopo, Cassynder eredit l'Impero alla morte di sua madre. Tre anni dopo, Uriel eredit di nuovo il trono che era stato di Cassynder.

Il regno di Uriel IV fu longevo e difficile. Pur essendo un membro della famiglia Septim legittimamente adottato e a dispetto dell'alto rango della famiglia Lariat, lontani cugini dei Septim, pochi nel Consiglio degli Anziani si persuasero ad accettarlo del tutto come un vero discendente di Tiber. Il consiglio aveva assunto molte delle responsabilit di governo durante il lungo regno di Katariah I e il breve regno di Cassynder I, e un risoluto monarca "alieno" come Uriel IV trov praticamente impossibile conquistarne l'irremovibile lealt.

Assai sovente il consiglio e l'imperatore si erano trovati in contrasto e quasi ogni volta era stato il consiglio a vincere la contesa. Fin dai tempi di Pelagius II, il Consiglio degli Anziani era costituito dalle donne e dagli uomini pi ricchi dell'Impero e il potere che esercitavano era decisivo.

L'ultima vittoria del consiglio su Uriel IV fu postuma alla sua morte. Andorak, suo figlio, fu diseredato in seguito a un voto e un suo cugino, con un grado di parentela pi prossimo alla dinastia Septim, fu proclamato imperatore con il nome di Cephorus II nel 3E Per i primi nove anni del regno di Cephorus II, le forze ancora fedeli ad Andorak si batterono con quelle imperiali.

In un atto che il saggio Eraintine chiam "Il cuore di Tiber Septim che non batte pi", il consiglio concesse ad Andorak il regno di Shornhelm nella provincia di High Rock per concludere la guerra. I discendenti di Andorak lo governano ancora. Nel complesso, Cephorus II aveva nemici che richiedevano un'attenzione assai maggiore di Andorak.

Pochi poterono resistere ai. Cephorus II invi sempre pi mercenari nella provincia di Hammerfell per arrestare l'avanzata verso nord dell'Usurpatore, ma furono corrotti o massacrati e invocati come non-morti. La storia dell'Usurpatore di Camoran meriterebbe un volume separato per maggiori dettagli, consiglierei al lettore di consultare La Caduta dell'Usurpatore di Palaux Illthre. In breve, la distruzione delle armate dell'Usurpatore ebbe poco a che fare con gli sforzi dell'imperatore.

Il risultato fu una grande vittoria regionale e un aumento delle ostilit nei confronti di un Impero apparentemente inefficace. Uriel V, successore e figlio di Cephorus II, ebbe il merito di mutare le opinioni nei confronti del potere latente dell'Impero. Distogliendo le attenzioni di Tamriel dal conflitto interno, Uriel V condusse una serie di invasioni dal momento in cui sal al trono nel 3E Conquist Roscrea nel , Cathnoquey nel , Yneslea nel ed Esroniet nel Nell'anno 3E , s'imbarc nella sua pi ambiziosa impresa, l'invasione del regno-continente di Akavir.

Quest'ultima campagna si rivel fallimentare, poich due anni dopo Uriel V rimase ucciso in Akavir sul campo di battaglia di Ionith. Nondimeno, Uriel V possiede ancora una reputazione seconda soltanto a Tiber, come uno dei due grandi imperatori guerrieri di Tamriel.

Gli ultimi quattro imperatori, a partire dal giovane figlio di Uriel V, sono descritti nel quarto e ultimo volume di questa serie. Breve storia dell'Impero Parte quarta di Stronach k'Thojj III storico imperiale Il primo volume di questa serie narra in modo conciso dei primi otto imperatori della dinastia Septim, a partire da Tiber I.

Il secondo volume narra della Guerra del Diamante Rosso e dei sei imperatori successivi al conflitto. Alla morte di Uriel V, avvenuta in mare nel lontano e ostile regno di Akavir, Uriel VI aveva soltanto cinque anni, nato appena poco prima che suo padre partisse per Akavir.

L'unica altra progenie di Uriel V, frutto di una sorta di alleanza morganatica, erano le gemelle Morihatha ed Eloisa, che nacquero un mese dopo la partenza di Uriel V. Uriel VI fu incoronato imperatore nel anno della Terza Era. Alla consorte imperiale Thonica, in quanto madre del fanciullo, fu concessa una sovranit limitata finch Uriel VI non avesse raggiunto la maggiore et.

Il Consiglio degli Anziani conserv il potere effettivo, com'era sempre stato fin dai tempi di Katariah I. In tal modo, il consiglio pot godere di una illimitata libert per promulgare quelle leggi e produrre profitti che a Uriel VI non fu concesso di amministrare fino al , quando ormai aveva ventidue anni.

Per anni era stato lento nell'assumere posizioni di responsabilit, ma sia il consiglio sia la madre, soddisfatta della sovranit di cui godeva, per quanto limitata, erano alquanto restii a lasciare le redini dell'Impero.

Nel momento in cui Uriel VI ascese al trono, i meccanismi insiti nelle funzioni di governo gli concessero un certo potere, pur con l'esclusione del diritto al veto imperiale. Tuttavia, quel potere lo esercit con costanza e risolutezza. Utilizz la rete di spie ormai sciolta e alcune unit della guardia per intimidire e spaventare i membri pi ostici del Consiglio degli Anziani. La sua sorellastra Morihatha fu cosa non certo sorprendente la sua pi fedele alleata, specialmente dopo che il suo matrimonio con il Barone Ulfe Gersen di Winterhold la rese ricca e influente.

Alla morte di Uriel VI, dovuta alle lesioni riportate in seguito a una caduta da cavallo che neppure i migliori guaritori imperiali furono in grado di risanare, il diadema imperiale pass all'amata sorella Morihatha. A venticinque anni di et, fu descritta dai diplomatici dichiaratamente interessati come la pi bella creatura di tutta Tamriel.

Di certo era vivace, atletica, dotata di notevole cultura ed esperta nell'arte della politica. Port l'arcimaestro di Skyrim nella Citt Imperiale e cre il secondo mago guerriero imperiale dai giorni di Tiber Septim. Morihatha fin il lavoro che era stato iniziato da suo fratello e trasform la provincia imperiale in un governo vero e proprio sotto il controllo dell'imperatrice e in seguito dell'imperatore.

Fuori dalla provincia imperiale, tuttavia, era in corso una lenta disgregazione. Rivoluzioni palesi e guerre civili avevano infuriato indisturbate dai tempi di suo nonno Cephorus II. Coordinando in modo accurato i. Sebbene le campagne militari di Morihatha ottennero un gran successo, la sua ponderatezza era spesso causa di frustrazioni nel consiglio. Uno dei membri del consiglio, un argoniano che assunse il nome Coloviano di Thoricles Romus, furioso per il suo rifiuto di inviare truppe nella provincia di Black Marsh, pubblicamente ritenuto responsabile di aver assoldato gli assassini che le tolsero la vita nel 3E Romus venne sommariamente processato e giustiziato, pur essendosi dichiarato innocente fino alla fine.

Morihatha non aveva figli in vita ed Eloisa era morta d'infezione quattro anni prima. Prosegu il lavoro di sua zia, riuscendo a riportare sotto il dominio imperiale i regni, i ducati e le baronie pi radicali e ostinati dell'Impero. Affront i suoi impegni con la stessa compostezza e ponderatezza di Morihatha, ma non ottenne gli stessi successi.

I regni erano rimasti privi di vincoli cos a lungo che perfino una benevola presenza imperiale era considerata motivo di contrasto. Nondimeno, alla morte di Pelagius, dopo ventinove anni di regno caratterizzati da una notevole prosperit e stabilit, Tamriel era prossima all'unit pi di quanto non lo fosse stato dai tempi di Uriel I. Per ventuno anni regn seminando giustizia e ordine in tutte le terre di Tamriel, finch nell'anno 3E venne tradito dal suo mago guerriero imperiale, Jagar Tharn.

Uriel VII fu imprigionato in una dimensione alternativa creata dallo stesso Tharn. In seguito, Tharn fece uso delle arti della stregoneria per assumerne le sembianze.

Per i successivi dieci anni, Tharn abus dei suoi privilegi imperiali, ma non si impegn a continuare le campagne di conquista di Uriel VII. Non ancora del tutto noto quali fossero gli obiettivi e i risultati personali di Tharn durante la sua vita da impostore.

Nel 3E , un enigmatico Campione sconfisse il mago guerriero nelle segrete del palazzo imperiale e liber Uriel VII dalla sua prigione ultra-dimensionale. Fin dalla sua restaurazione, Uriel Septim VII si impegnato con diligenza nel riprendere le battaglie per l'unificazione delle terre di Tamriel.

Breve storia di Morrowind di Jeanette Sitte [dall'introduzione] Condotti dal leggendario profeta Veloth, gli antenati dei dunmer, esiliati dalla cultura altmer dell'attuale Isola di Summerset, arrivarono alla regione di Morrowind.

Nei tempi pi antichi, i dunmer venivano perseguitati o dominati dai predoni del mare nord. Quando le trib disorganizzate dei dunmer si consolidarono nei clan predecessori delle grandi casate, respinsero gli oppressori nord resistendo alle incursioni successive. L'antico culto degli antenati delle trib, nel tempo fu rimpiazzato dalla teocrazia monolitica del Tempio del Tribunale e i dunmer crebbero in una grande nazione chiamata Resdayn.

Resdayn fu l'ultima provincia a sottomettersi a Tiber Septim. Alla stregua di Black Marsh, si dimostr inespugnabile e fu pacificamente incorporata all'Impero da un trattato, come la provincia di Morrowind. Quasi quattro secoli dopo la venuta delle Legioni Imperiali, Morrowind era ancora sotto occupazione con un sovrano che altri non era che una marionetta imperiale. Nonostante l'Impero avesse lasciato la maggior parte delle funzioni del tradizionale governo locale al Consiglio Dominante delle cinque grandi casate Il territorio fu mantenuto come una riserva amministrata dal Tempio secondo il Trattato dell'Armistizio e, salvo pochi insediamenti delle grandi casate sanciti dall'ordine religioso, era disabitato e sottosviluppato.

Ma quando il bando secolare del Tempio sul commercio e sugli insediamenti fu revocato dal re di Morrowind, un flusso di coloni imperiali e dunmer delle grandi casate giunse sul posto, ampliando i vecchi insediamenti e costruendone di nuovi.

La nuova area fu suddivisa in quattro distretti: Redoran, Hlaalu, Telvanni e Tempio, ognuno amministrato separatamente dai consigli delle casate locali o dai sacerdoti, sotto la supervisione e il consenso del Duca Dren e del Consiglio Distrettuale di Ebonheart. Nei distretti delle casate, la legge locale divenne un ibrido tra quella delle casate e quella imperiale, e imposta dalle guardie private e da quelle della legione, con la legge del Tempio e quelle dell'Impero che nel distretto del Tempio venivano fatte rispettare dagli Ordinatori.

Il Tempio era ancora riconosciuto come la religione maggioritaria, ma il culto dei Nove Divini era supportato dalle legioni e incoraggiato dalle missioni del culto imperiale. Il distretto del Tempio includeva la citt di Vivec, la fortezza di Ghostgate, i siti sacri e profani incluse le zone sotto l'influsso della Piaga e all'interno della rete fantasma e tutte le regioni selvagge e disabitate della provincia.

In pratica, questo distretto inglobava tutte le parti di Vvardenfell non assegnate ai distretti Redoran, Hlaalu o Telvanni. Il Tempio si oppose ostinatamente a qualsiasi. La casata Hlaalu, insieme ai coloni imperiali, inizi un'imponente campagna di sviluppo e insediamento. Nelle decadi successive la riorganizzazione, le regioni di Balmora e delle Isole Ascadian erano cresciute a ritmo costante. Caldera e Pelagiad erano insediamenti completamente nuovi e tutti i forti della legione furono ampliati per contenere delle guarnigioni pi numerose.

La casata Telvanni, normalmente conservativa e isolazionista, stata sorprendentemente aggressiva nell'espansione oltre i suoi tradizionali villaggi attorno alle torri. Ignorando le proteste delle altre casate, del Tempio, del duca e del consiglio del distretto, i pionieri Telvanni avevano invaso le regioni selvagge riservate al distretto del Tempio. Ufficialmente, il consiglio Telvanni disapprova la fondazione di questi insediamenti ribelli, ma tutti sanno che ad appoggiarli sono proprio i signori magici Telvanni.

Sotto la pressione del Tempio, la conservativa casata Redoran, ha fermamente represso l'espansione nei suoi distretti. Come risultato, la casata Redoran e il Tempio sono a rischio di emarginazione politica ed economica dagli interessi espansionistici pi aggressivi di Hlaalu e Telvanni. L'amministrazione imperiale affronta molte sfide nel distretto di Vvardenfell, ma le pi difficili sono le rivalit tra le grandi casate, l'animosit dei nativi delle Terre di Cenere, i conflitti interni al Tempio e la Piaga della Montagna Rossa.

Gli scontri tra gli interessi delle grandi casate, del Tempio e dell'Impero per controllare le risorse di Vvardenfell potrebbero sfociare in qualsiasi momento in una grande guerra. I nativi delle Terre di Cenere razziano gli insediamenti, saccheggiano le carovane e uccidono i forestieri nelle loro terre desolate.

Il Tempio ha tentato senza successo di mettere a tacere le critiche di chi propugna una riforma nelle sue gerarchie. Ma di maggiore importanza erano le epidemie e le malattie causate dalle tempeste della Piaga provenienti dalla Montagna Rossa. Vvardenfell e tutta Morrowind sono state minacciate a lungo dalla malvagit leggendaria di Dagoth Ur e dalla sua stirpe di vampiri della cenere che abitano nella Montagna Rossa.

Per secoli, il Tempio ha contenuto la minaccia nella rete fantasma, ma recentemente la sua volont e le sue risorse sono vacillate e la minaccia dalla Montagna Rossa cresciuta di dimensioni e intensit. Se la rete fantasma dovesse cedere e le orde di mostri affetti dalla Piaga spargersi nei paesi e nei villaggi di Vvardenfell, l'Impero potrebbe non avere altra scelta che evacuare il distretto di Vvardenfell abbandonandolo alla malattia e alla corruzione.

Un breve resoconto della grande guerra tra l'Impero e il Regno degli aldmeri del Legato Justianus Quintius Nota dell'autore: gran parte del contenuto di questo libro stato ricostruito a partire dai documenti recuperati dai nemici durante la guerra, dagli interrogatori dei prigionieri e dalle testimonianze oculari di soldati e ufficiali imperiali sopravvissuti.

Io stesso comandai la Decima Legione a Hammerfell e Cyrodiil finch non fui ferito nel durante l'assalto alla Citt Imperiale.

Detto questo, la verit su taluni eventi non si sapr mai. Ho fatto del mio meglio per colmare le lacune con congetture fondate basate sulla mia esperienza e sulla mia sudatissima conoscenza del nemico. L'ascesa dei Thalmor Sebbene non sia noto ai pi, l'Isola di Summerset risent della crisi dell'Oblivion tanto quanto Cyrodiil. Gli elfi intrapresero la guerra contro gli invasori dell'Oblivion, talvolta varcando addirittura i cancelli nel tentativo di chiuderli. Come nazione ebbero pi successo di Cyrodiil, ma le illimitate orde daedriche resero l'esito del conflitto scontato.

I Thalmor sono sempre stati una potente fazione nell'Isola di Summerset, ma la loro voce sempre stata quella di una minoranza. Durante la crisi, la Torre di Cristallo fu costretta a dare ai Thalmor grande potere e autorit. I loro sforzi quasi certamente salvarono l'Isola di Summerset dall'invasione e capitalizzarono sui successi ottenuti assumendone il controllo totale nel 4E Ribattezzarono la nazione Alinor, nome che evocava un'epoca antecedente all'ascesa dell'uomo.

La maggior parte delle persone al di fuori del Regno degli aldmeri, continua a chiamarla Isola di Summerset, per stizza o per ignoranza. Nel 4E 29, il governo di Valenwood fu rovesciato dai collaboratori Thalmor e fu proclamata un'unione con Alinor. Sembra che emissari dei Thalmor avessero rapporti stretti con alcune fazioni bosmer gi prima della crisi dell'Oblivion.

L'Impero e i suoi alleati bosmer, colti alla sprovvista, furono rapidamente sconfitti dalle forze altmer meglio preparate che invasero Valenwood sulla scia del colpo di stato. Cos rinacque il Regno degli aldmeri. Poco dopo, il Regno degli aldmeri interruppe ogni contatto con l'Impero. Per settant'anni rimasero in silenzio.

Molti studiosi sono convinti che ad Alinor ci fu una sorta di lotta interna, ma si sa ben poco sulle lotte di fazione avvenute all'interno del Regno degli aldmeri mentre i Thalmor consolidavano il proprio potere a Summerset e Valenwood.

Nel 4E 98, le due lune, Masser e Secunda, sparirono. Nella maggior parte dell'Impero, questo evento fu visto con apprensione e paura. A Elsweyr fu molto peggio. Culturalmente le lune hanno molta pi influenza sui khajiiti. Dopo i due anni delle Notti Vuote, le lune ritornarono. I Thalmor annunciarono che avevano ripristinato le lune usando la Magia dell'Alba, fino ad allora sconosciuta, ma rimane poco chiaro se ci corrispondesse alla realt o se si avvalsero semplicemente della preveggenza sul loro ritorno.

Indipendentemente dal fatto che sia vero o meno, i khajiiti acclamarono i Thalmor come i loro salvatori. In quindici anni, l'influenza imperiale a Elsweyr era cos diminuita che l'Impero non fu in grado di rispondere efficacemente al colpo di stato del 4E , che dissolse la Confederazione Elsweyr e ricre gli antichi regni di Anequina e Pelletine come stato subordinato al Regno degli aldmeri.

Ancora una volta l'Impero non era riuscito ad arrestare la scalata al potere dei Thalmor. I giorni gloriosi di Septim erano un ricordo lontano.

Valenwood ed Elsweyr erano andati, ceduti al nemico Thalmor. Black Marsh era stata sottratta al dominio imperiale a causa delle conseguenze della crisi dell'Oblivion.

Morrowind non si era mai ripresa dall'eruzione della montagna di Vvardenfell. Hammerfell era afflitta da lotte interne fra Corone e Antenati. Solo High Rock, Cyrodiil e Skyrim rimasero prosperi e in pace. L'Imperatore Titus Mede ebbe solo pochi anni per consolidare il suo regno prima che la sua attitudine al comando fosse messa a dura prova.

La guerra comincia Il 30 giorno della Gelata, 4E , il Regno degli aldmeri invi un ambasciatore alla Citt Imperiale con un dono in un carro coperto e un ultimatum per il nuovo imperatore. La lunga lista di richieste includeva sconcertanti tributi, lo scioglimento delle Blade, la messa al bando del Culto di Talos e la concessione di ampie sezioni di Hammerfell al Regno degli aldmeri.

Nonostante gli avvertimenti dei suoi generali riguardo la debolezza militare dell'Impero, l'Imperatore Titus Mede II rifiut l'ultimatum. L'ambasciatore Thalmor rovesci il carro, riversando oltre cento teste sul terreno: le teste di ogni emissario delle Blade di Summerset e Valenwood. Inizi cos la grande guerra che consum l'Impero e il Regno degli aldmeri per i cinque anni successivi. In pochi giorni, le armate aldmeri invasero contemporaneamente Hammerfell e Cyrodiil.

Una possente forza comandata dal generale Thalmor, Lord Naarifin, attacc Cyrodiil da sud, marciando nei campi nascosti a nord di Elsweyr e fiancheggiando le difese imperiali lungo il confine di Valenwood. Presto Leyawiin cadde nelle mani degli invasori, mentre Bravil venne tagliata fuori e messa sotto assedio. Allo stesso tempo, un'armata aldmeri guidata da Lady Arannelya attravers la parte occidentale di Cyrodiil da Valenwood, superando Anvil e Kvatch ed entrando direttamente a Hammerfell.

Piccoli gruppi aldmeri approdarono sulle rive meridionali di Hammerfell. Le disgiunte forze Redguard offrirono soltanto una misera resistenza agli invasori e gran parte della costa meridionale fu conquistata rapidamente. Le Legioni Imperiali in netta inferiorit numerica si ritirarono lungo il deserto Alik'r nella ormai famosa Marcia della Sete. Tuttavia, il sorprendente successo iniziale dell'attacco di Lord Naarifin port i Thalmor a credere che l'Impero fosse pi debole di quanto pensassero.

La cattura della Citt Imperiale e il completo rovesciamento dell'Impero diventarono quindi l'obiettivo primario dei due anni successivi. Come sappiamo, i Thalmor raggiunsero quasi l'obiettivo. Fu solo grazie alla guida. Durante il 4E , gli aldmeri avanzarono nel cuore di Cyrodiil. Bravil e Anvil caddero entrambe nelle mani degli invasori. Per la fine dell'anno, Lord Naarifin avanz fino alle mura stesse della Citt Imperiale. Ci furono tremendi scontri navali nel lago Rumare e lungo il Niben dato che le forze imperiali tentarono di tenere la sponda orientale.

A Hammerfell, i Thalmor si accontentavano di consolidare le loro conquiste poich ormai controllavano tutta la costa meridionale, che di fatto era il loro obiettivo nell'ultimatum inviato all'imperatore. Delle citt meridionali, solo Hegathe resisteva ancora. I sopravvissuti della Marcia della Sete si raggrupparono a Hammerfell settentrionale, unendosi ai rinforzi provenienti da High Rock. L'anno 4E vide l'irrigidimento della resistenza imperiale a Cyrodiil, ma l'avanzata aldmera apparentemente inesorabile continuava.

Legioni fresche da Skyrim rafforzarono l'armata principale dell'imperatore nella Citt Imperiale, ma gli aldmeri forzarono la traversata del Niben e cominciarono ad avanzare lungo le coste orientali. Per la fine dell'anno, la Citt Imperiale era circondata da tre lati e solo la rotta di approvvigionamenti settentrionale verso Bruma rimaneva aperta. A Hammerfell, le sorti imperiali presero una svolta positiva.

Agli inizi del 4E , un'armata degli Antenati proveniente da Sentinel ruppe l'assedio di Hegathe una citt della corona , portando alla riconciliazione delle due fazioni. Nonostante questo, l'armata principale di Lady Arannelya attravers con successo il deserto Alik'r. Le Legioni Imperiali sotto il generale Decianus la incontrarono fuori Skaven in una sanguinosa e incerta battaglia. Decianus si ritir lasciando ad Arannelya il possesso di Skaven, ma gli aldmeri erano troppo indeboliti per continuare la loro avanzata.

Durante la primavera, i rinforzi aldmeri si radunarono nella parte meridionale di Cyrodiil e il 12 giorno del Secondo Seme, lanciarono un attacco massiccio alla Citt Imperiale stessa.

Un'armata arriv da nord per circondare completamente la citt, mentre quella principale di Lord Naarifin attaccava le mura da sud, est e ovest.

La decisione dell'imperatore di combattere all'esterno della citt invece di tentare un'ultima difesa disperata fu ardita. Nessun generale os consigliargli di abbandonare la capitale, ma Titus II alla fine dimostr di avere ragione. Mentre l'Ottava Legione combatt in un'azione di retroguardia disperata e senza speranza sulle mura della citt, Titus II eruppe dalla parte nord della citt con la sua armata, spazzando le forze aldmeri che la circondavano e riunendosi ai rinforzi che marciavano da sud di Skyrim sotto il generale Jonna.

Tuttavia, nel frattempo la capitale era caduta in mano agli invasori e il famigerato saccheggio della Citt Imperiale cominci. Il palazzo imperiale fu bruciato, la Torre di Oro Bianco stessa saccheggiata e ogni genere di atrocit venne perpetrata dai vendicativi elfi sulla popolazione innocente. A Hammerfell, il generale Decianus si stava preparando a rimuovere gli aldmeri da Skaven quando gli fu ordinato di marciare su Cyrodiil.

Non volendo abbandonare completamente Hammerfell, permise a un gran numero di "invalidi" di staccarsi dalle legioni prima di marciare a est. Questi veterani formarono il nucleo dell'armata che alla fine spinse le forze di Lady Arannelya nel deserto Alik'r nel.

Fecero diversi tentativi per negoziare con Titus II e l'imperatore li indusse a credere che si stesse preparando alla resa, quando, nel frattempo, stava radunando le forze per riconquistare la Citt Imperiale. Titus II divise le sue forze in tre in quella che oggi conosciuta come la Battaglia dell'Anello Rosso, una battaglia che sar presa a modello dagli strateghi imperiali per le generazioni a venire.

Un'armata, con le legioni provenienti da Hammerfell sotto il generale Decianus, fu nascosta nelle alture coloviane vicino a Chorrol. Gli aldmeri non erano al corrente che non fosse pi a Hammerfell, probabilmente perch i veterani imperiali che Decianus si era lasciato indietro avevano portato Lady Arannelya a credere che stesse ancora affrontando un'armata imperiale. La seconda armata, largamente composta da legioni nord sotto il generale Jonna, si posizion vicino a Cheydinhal.

L'armata principale fu guidata dall'imperatore stesso che sferr da nord l'attacco principale alla Citt Imperiale. Nel 30 giorno della Mano della Pioggia, la sanguinosa Battaglia dell'Anello Rosso cominci quando il generale Decianus si lanci contro la citt da ovest, mentre i legionari del generale Jonna si spinsero a sud fino alla strada dell'Anello Rosso. In un assalto durato due giorni, l'armata di Jonna attravers il Niben e avanz a ovest, cercando di riunirsi alle legioni di Decianus per circondare la Citt Imperiale.

Lord Naarifin fu colto di sorpresa dall'attacco di Decianus, ma le truppe di Jonna incontrarono una dura resistenza quando gli aldmeri contrattaccarono da Bravil e Skingrad. Tuttavia, gli eroici legionari nord ressero stoicamente, respingendo tutti gli attacchi nemici. Al quinto giorno della battaglia, l'armata aldmera nella Citt Imperiale era circondata.

Titus II guid l'assalto da nord, catturando personalmente Lord Naarifin. Si vocifera che l'imperatore impugnasse la famosa Spada dorata, anche se il governo imperiale non l'ha mai confermato ufficialmente. Gli aldmeri tentarono di uscire dalla citt passando da sud, ma furono bloccati dall'indistruttibile muro delle legioni del generale Jonna. Alla fine, l'armata principale degli aldmeri a Cyrodiil fu completamente distrutta.

La decisione dell'imperatore di ritirarsi dalla Citt Imperiale nel 4E fu vendicata con il sangue. Lord Naarifin fu mantenuto in vita per trentatr giorni, appeso alla Torre di Oro Bianco. Non si ha notizia su dove fu seppellito il corpo, ammesso che sia stato seppellito.

Una fonte dichiara che fu rapito da un daedra alato il trentaquattresimo giorno. Il Concordato Oro Bianco e la fine della guerra Sebbene vittoriose, le armate imperiali non erano pi in grado di continuare la guerra. I resti delle forze imperiali furono radunati a Cyrodiil, esauste e decimate dalla Battaglia dell'Anello Rosso. Non una singola legione aveva pi della met dei soldati idonei al servizio. Due legioni erano state completamente distrutte, senza contare la perdita dell'ottava durante la ritirata dalla Citt Imperiale l'anno precedente.

Titus II sapeva che non ci sarebbe stato un momento migliore per negoziare la pace, e nel tardo 4E l'Impero e il Regno degli aldmeri siglarono il Concordato Oro Bianco, ponendo fine alla grande guerra. I termini furono severi, ma Titus II li riteneva necessari per garantire la pace e dare all'Impero la possibilit di recuperare le forze. I due termini del concordato pi controversi furono la messa al bando del Culto di Talos e la concessione di una larga parte meridionale di Hammerfell di cui la maggior parte era gi sotto il controllo delle forze aldmeri.

I critici hanno sottolineato che il concordato fu praticamente identico all'ultimatum che l'imperatore rifiut anni addietro. Tuttavia, c' una grande differenza nell'accettare tali termini sotto la semplice minaccia di una guerra e accettarli alla fine di uno scontro lungo e devastante. Nessuna regione dell'Impero avrebbe accettato questi termini dettati dalla minaccia delle spade Thalmor nel 4E poich Titus II avrebbe dovuto fronteggiare una guerra civile.

Ma nel 4E , la maggior parte dell'Impero accett la pace a qualsiasi prezzo. Epilogo: Hammerfell combatte da sola Hammerfell, tuttavia, rifiut di accettare il Concordato Oro Bianco, non volendo ammettere la sconfitta e la perdita di gran parte del loro territorio. Titus II fu costretto a rinunciare ufficialmente a Hammerfell come provincia imperiale allo scopo di preservare il trattato di pace guadagnato tanto duramente.

Le Redguard, inspiegabilmente, lo videro come un tradimento. In questo, i Thalmor sicuramente raggiunsero uno dei loro obiettivi a lungo termine, seminando la discordia fra Hammerfell e l'Impero. Alla fine, le eroiche Redguard combatterono contro il Regno degli aldmeri fino a un punto morto, sebbene la guerra dur per altri cinque anni devastando la parte meridionale di Hammerfell.

Le Redguard adducono questo evento come la prova che il Concordato Oro Bianco non fosse necessario e che se Titus II avesse mantenuto i nervi saldi, avrebbero potuto sconfiggere gli aldmeri una volta per tutte, unendo le forze di Hammerfell con il resto dell'Impero. Che tale affermazione sia vera o meno, ovviamente, non si sapr mai, ma le Redguard non devono dimenticare il grande sacrificio di sangue imperiale bretone, nord e cyrodilico nella Battaglia dell'Anello Rosso, che indebol il Regno degli aldmeri abbastanza da permettere il conclusivo Secondo Trattato di Stros M'kai nel 4E e il conseguente ritiro delle forze aldmere da Hammerfell.

Non ci sono dubbi sul fatto che la pace attuale non potr durare per sempre. I Thalmor sono lungimiranti, come provato dalla serie di eventi che hanno portato alla grande guerra. Tutti coloro che apprezzano la libert sopra la tirannia, possono solo sperare che Hammerfell e l'Impero si riappacifichino e si ergano insieme contro la minaccia Thalmor, prima che sia troppo tardi. Altrimenti, ogni speranza di opporsi alla marea Thalmor che vuole imporsi su tutta Tamriel sar vana.

Una panormica delle divinit e dei culti di Tamriel di fratello Hetchfeld Nota dell'editore: Brother Hetchfeld uno scrittore associato presso l'Universit Imperiale, ufficio degli studi introduttivi.

Le divinit vengono comunemente giudicate in base alle dimostrazioni dei loro interessi nelle questioni materiali. Una credenza fondamentale sulla loro partecipazione attiva nelle questioni terrene pu essere contestata dai riferimenti alla loro apparente apatia e indifferenza nei periodi di pestilenza e carestia.

Dall'intervento nelle imprese leggendarie alle manifestazioni nella comune vita di tutti i giorni, nessuna evidenza delle attivit delle divinit di Tamriel facilmente percepita. Per molti aspetti, gli interessi delle divinit possono apparire non correlati o perlomeno indifferenti ai problemi quotidiani del regno mortale. Tuttavia, vi sono alcune eccezioni. Numerosi resoconti storici e leggende riportano degli interventi diretti di una o pi divinit in tempi di gravi necessit.

Molte leggende epiche narrano delle benedizioni concesse dagli dei ad alcune figure eroiche che operarono o si batterono per il bene di una particolare divinit o del suo tempio. Alcuni dei pi potenti manufatti del mondo conosciuto furono originariamente concessi ai loro possessori come premio per simili imprese. L'esatta natura di tale contatto e delle benedizioni concesse argomento di pura speculazione, poich i templi conservano gelosamente la segretezza e la sacralit di tali associazioni.

Questo contatto diretto fornisce spessore alla convinzione che le divinit siano consapevoli del regno mortale. In molte altre circostanze, comunque, si mostrano indifferenti dinanzi alla sofferenza e alla morte, senza sentire alcuna necessit d'interferire. Possiamo quindi concludere che noi, quali mortali, possiamo non essere in grado di comprendere oltre una minima parte dei disegni e della logica di tali entit.

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